domenica 4 gennaio 2015

dainàs

Ho casualmente scoperto i dainàs, componimenti poetici della tradizione baltica cantati a due, tre voci.
Sono componimenti di tre, quattro versi, molto brevi, che usano l'allitterazione o la rima interna. Nella struttura ricordano gli haiku, anche se sono più liberi.
"Esprimono tutti gli aspetti della vita e della natura.
Parlano di amore, di morte, laghi, boschi, estate, inverno, dolore, piacere." (Jan Brokken)
Ne esistono diverse raccolte e altre ne vengono continuamente pubblicate. Non sono però stati tradotti in italiano.

Mi è venuta voglia di sperimentarmi, così per gioco. E anche perché mi piacciono molto le rime interne.

Come segnali di fumo
s'alzano dal grumo del tempo
e si liberano nel vento
li sento ecco
i ricordi sospirosi

Abbiamo un tetto per il riposo:
è fortunoso, ricorda.
il pane abbiamo e il sale:
è accidentale anche questo.

Il giorno di luce e di festa
con passo solenne
nella sua morsa
tutti conduce

Abbiamo ancora anime care:
ballare possiamo
ma in punta di piedi
m.p.

Non è percepito l'amore:
nella grotta si accuccia avvilito.
La beffa ci becca con aspra bocca

Guarda il tempo accartoccia
anche la roccia e i grattacieli.
Lievi ci sfariniamo.








8 commenti:

  1. Mi piacciono (non li conoscevo) e brava tu.

    Buon anno

    Pace e benedizione
    Julo d.

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  2. Ogni autunno rammenta la freschezza
    sfiorita delle morte primavere

    S specchia nella pace delle sere
    dei mattini la candida bellezza

    Così malinconia di giovinezza
    il tempo muta in sottile piacere

    Lalla Romano

    g

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  3. Bellissima la poesia di Lalla Romano, non la conoscevo, grazie.

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  4. In un nuovo anno un vecchissimo blog che ho deciso di rimettere in circolazione e che tu conosci da anni. Spero che tu comprenda i motivi che mi hanno spinto a rieditarlo e che ora mi inducono a dartene notizia: è solo una questione di affetto. Buon anno signora Pierani.

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  5. arrivo tardi, ma Grazie e Buon Anno anche a te Maurizio e a te Emilia!

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  6. Ciao Enzo, sono stata sul nuovo blog. L'introduzione mi ha inquietata. Ti richiamo all'ordine! con affetto, marina

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